Beatissimo
Padre,
un’onda di gioia e di commozione
pervade i nostri cuori: come possiamo esprimerLe la riconoscenza della grande famiglia del
Rinnovamento nello Spirito per questo speciale attestato di amore che oggi ci
concede?
Vorremmo
dirLe, con un animo che benedice il Signore, che le tribolazioni che
incessantemente soffre per l’avanzamento del Regno non sono vane: la Chiesa è
viva, perché perseguitata; pura, perché purificata; forte, perché radicata
sulla grazia che vince ogni debolezza.
Questa è la
testimonianza che dall’inizio del Suo Pontificato Lei non ha mai smesso di
offrirci; questo, come Lei stesso più volte ha ricordato, sarà il segreto della
Chiesa del terzo millennio. Siamo qui, allora, per dirLe grazie, anche a nome
di migliaia di “piccoli” e “deboli” che non smettono di pregare, affinché Lei
continui a ricevere dallo Spirito consolazione divina e coraggio apostolico.
Santità,
non abbiamo fondatori umani, né una nuova spiritualità da proporre al mondo:
siamo stati misteriosamente generati dallo Spirito e affidati alla Chiesa, il
luogo spirituale dell’amore e dell’esperienza della vita nuova. Siamo ben
persuasi che quanto più uno ama la Chiesa, tanto possiede lo Spirito Santo, così
che solo intensificando la nostra appartenenza ecclesiale noi possiamo
partecipare ancora di più del dono dello Spirito, per il progresso dei nostri
gruppi e delle nostre comunità.
Non abbiamo
cammini elettivi, né fini apostolici predeterminati da perseguire: nella Sua
voce e nella memoria del Suo venerato predecessore Paolo VI sono la nostra
“profezia” delle origini e la “guida sicura” della nostra navigazione. Non
esitiamo a dire, con umile convinzione, che ci basta la Chiesa, il Suo
Magistero, il conforto paterno dei nostri Vescovi.
Con
la Novo Millennio Ineunte Lei ha voluto ricordare la “rotta della
navigazione” della Chiesa universale: quanta gioia, quanto conforto, quante
ispirazioni le Sue parole hanno suscitato nel nostro cammino, in special modo
il richiamo a quella “pedagogia della santità” attraverso cui lo Spirito si
rende presente e operante per via sacramentale e carismatica.
Che grande
dono ha voluto farci! La Chiesa è come una grande casa: c’è spazio e attenzione
per tutti e anche per coloro che verranno!
Santo Padre,
sono passati ormai trenta anni dai timidi inizi del Rinnovamento in Italia e
tanti, indelebili ricordi ci legano alle Sue continue e amorevoli cure, che
hanno reso il nostro passo più sicuro e più attento alla invocata maturità
ecclesiale.
Abbiamo un
sogno e una promessa da manifestarLe.
Il sogno è che
il prodigio della Pentecoste abbia a continuare nella storia della Chiesa e del
mondo. La supplichiamo, Santità: raccomandi ancora il culto supremo e amoroso
allo Spirito Santo. Lo Spirito Santo è davvero poco conosciuto alla nostra
cultura religiosa e ignorato dalle tendenze culturali dominanti; poco
annunziato dalla nostra catechesi e trascurato nelle nostre case e nelle nostre
scuole; poco onorato dalla nostra pietà, poco assecondato nelle sue continue
effusioni di grazie e di carismi.
La promessa è
che non ci stancheremo di diffondere e di alimentare “roveti ardenti” di
preghiera che siano di conforto nell’incessante combattimento spirituale che
con la Chiesa siamo chiamati a sostenere. Ci prodigheremo per far vivere con
maggior zelo il Rinnovamento anche “fuori dal Cenacolo”, così da portare i
frutti dell’effusione dello Spirito in questo nostro mondo che attende di
essere salvato da Gesù, il Signore, che, solo nello Spirito, può essere
rivelato (cf 1 Cor 12,3).
È quanto ci
apprestiamo a fare guardando all’evangelizzazione dell’est europeo, sostenendo l’implantatio
ecclesiae in Moldova con l’invio di un’équipe missionaria a servizio della
Diocesi di Chisinau.
Santità, siamo
pronti ad accogliere con obbedienza filiale quanto il Suo cuore paterno ci esorterà
a compiere, ripartendo ancora una volta da Cristo, sotto lo sguardo materno di
Maria.
Voglia ancora
impartirci la Sua apostolica benedizione, Beatissimo Padre, così che abbiamo a
confortare i fratelli e le sorelle che a noi si sono affidati.